La fotografia di Antonio Ligabue per una mostra a Gualtieri, uno dei borghi più belli d'Italia

Antonio Ligabue pittore e il suo paese Gualtieri

Antonio Ligabue pittore e uomo per essere contestualizzato deve essere riportato a Gualtieri (RE) nonostante vi sia arrivato solo a 20 anni.

Sebbene oggi sia uno dei VIP del paese, lui è sempre stato “Toni al Mat”, lo spauracchio per i bambini disubbidienti, lui che spaventava le ragazze.

Al termine dell’articolo troverai anche un’idea per organizzare una gita fuori porta a Gualtieri, uno dei borghi più belli d’Italia in un’occasione particolare.

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Animali in lotta

La sua biografia

Antonio Ligabue nasce a Zurigo nel 1899 da Maria Elisabetta Costa, una ragazza madre che successivamente sposa Bonfiglio Laccabue che lo riconoscerà.

Il padre è un emigrato proveniente da Gualtieri, dove Antonio viene spedito dopo l’ennesimo scatto di ira per allontanarlo dalla Svizzera.

Arriverà a Gualtieri il 9 settembre 1919.

Antonio Ligabue e gualtieri

Il rapporto tra Antonio Ligabue e Gualtieri è molto tormentato.

Il paese mal tollera questo personaggio, sia per il suo aspetto fisico un po’ ripugnante per gli effetti del rachitismo di cui ha sofferto da bambino,

un po’ perché Antonio Ligabue parla poco e quando parla, usa una lingua strana, ha uno sguardo stralunato ed è molto diffidente verso gli uomini.

La lingua che parla Ligabue è un misto di italiano, dialetto e tedesco, un misto che lo rende difficilmente comprensibile.

Ciò però gli da un po’ notorietà e riconoscimento durante l’occupazione tedesca della Seconda Guerra Mondiale quando farà da interprete al commando che aveva sede a Gualtieri.

film e libri su ANTONIO LIGABUE Pittore e uomo

La figura di Ligabue è stata nel tempo rivalutata, complice anche la fama artistica che ormai accompagna questo nome.

Attualmente se ne parla moltissimo, un po’ per l’uscita nei cinema del film “Volevo nascondermi” di Giorgio Diritti con la splendida interpretazione di Elio Germano.

Non meno importante però è stata la serie televisiva “Ligabue” di Salvatore Nocita del 1977.

Flavio Bucci interpreta in maniera magistrale Antonio Ligabue pittore e uomo. Non marginale è il fatto che tra gli sceneggiatori compare anche Cesare Zavattini.

Tra i romanzi che raccontano la vita di Ligabue vorrei citare il romanzo “Il cuore è una selva” di Novita Amadei che tratta in maniera romanzata la vita di Ligabue inserendola nel contesto storico del paese.

Se come me ami abbinare un luogo ad un libri, allora non puoi perderti questo articolo in cui parlo dei libri che parlano proprio di queste zone!

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Aquila con volpe

Antonio Ligabue è stato sempre un amante degli animali, che ricorrono spesso nei suoi quadri.

Fin dalla tenera età si narra che quando arrivava un circo in città Antonio si allontanava da casa per seguire gli spettacoli e fare ritorno a casa anche dopo molti giorni.

Quando viene allontanato da scuola per i suoi attacchi di ira, la madre decide di mandarlo a lavorare da un contadino per assecondare il suo amore per gli animali.

Ma lì Ligabue rimane scioccato dall’uccisione di un animale, ed è per questo che decide che non lavorerà più in quel posto.

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King Kong nei quadri di Ligabue

Non sempre Ligabue disegna animali che ha visto realmente. Ci sono, infatti, ben dodici dipinti che ritraggono King Kong.

Ma anche riguardo a questo si può capire il perché dai racconti fatti sul pittore.

Ligabue era un amante del cinema e anche se non aveva spesso soldi veniva fatto entrare proprio per il timore che suscitava.

Si racconta che al termine della visione del film “King Kong” abbiano dovuto legare Antonio per uno dei suoi attacchi di ira mentre continuava a ripetere che King Kong non doveva essere ucciso.

Mi ha commosso una frase detta dal pittore “Io gli animali li conosco bene non solo fuori ma anche dentro” che spiega bene la sua solitudine, e il suo rapporto più stretto e vero con le bestie piuttosto che con gli esseri umani.

Cosa vedere a Gualtieri in un giorno

In una delle sale dello splendido Palazzo Bentivoglio è contenuta una permanente di Antonio Ligabue.

Se ti venisse voglia di visitarla ti consiglio di non limitarti a quella, Gualtieri offre molto di più.

Gualtieri è la perfetta destinazione per una gita fuori porta per un weekend d’autunno.

Una perfetta combinazione di bellezza, cultura, buon cibo e natura.

Gualtieri è considerato uno dei borghi più belli d’Italia, con la sua splendida piazza Bentivoglio, la suggestiva via Vittorio Emanuele.

Da sotto la imponente Torre proseguendo per via Vittorio Emanuele si giunge alla indimenticabile Piazza Cavallotti (permettimi l’aggettivo, qui ho trascorso la mia infanzia a giocare a calcio con gli amici).

Non perderti però anche una passeggiata per il viale di Po, Gualtieri è inscindibile dalla presenza del Grande Fiume. 

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Hai intenzione di organizzare un weekend a Gualtieri ma hai ancora della domande? Lasciale nei commenti e ti risponderò!

4 Comments

    1. Chiara Rossi

      Grazie Giovanna, sono molto contenta che ti sia piaciuto. Ultimamente si sta cercando di romanzare molto la sua vita. Credo abbia avuto un’esistenza non facile. Molto bello il film “Volevo nascondermi”, l’hai visto?

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