Comacchio, Lidi ferraresi, Ponte Treponti, Piccola Venezia

Visitare Comacchio, passeggiando per la “Piccola Venezia”

Visitare Comacchio è sempre un piacere. E’ soprannominata “la piccola Venezia”, e risulta chiarissimo il perché se si inizia la passeggiata del paese dal suo monumento principale.

Certo non ha la distesa e la maestosità di Venezia ma mi ha colpito passeggiare accanto a canali su e giù per ponti.

Il punto da cui amo iniziare a visitare Comacchio è il Ponte dei Trepponti.

Se sei un’appassionata di borghi in questo articolo ne ho racchiusi alcuni da non perdersi in provincia di Ferrara

E’ una posizione sopraelevata da cui si gode già uno bellissimo sguardo sull’intreccio dei canali.

Mentre vi godete il panorama, capita ancora di vedere dei ragazzini che percorrono i canali utilizzando le imbarcazioni tradizionali con un unico lungo remo a testa.

Girandosi verso le torrette che fungevano da porta fortificata d’accesso del paese, vi danno il benvenuto due iscrizioni tratte da “La Gerusalemme Liberata” di Torquato Tasso e dall’ ”Orlando Furioso” di Ludovico Ariosto.

In entrambe emerge il legame strettissimo che Comacchio, ha con l’acqua, sia dolce sia salata.

“…E la città ch’in mezzo alle piscose
Paludi, del Po teme ambe le foci,
Dove abitan le genti disiose
Che ‘l mar si turbi e sieno i venti atroci”


“Orlando Furioso”, Ludovico Ariosto

Ma adesso godetevi una passeggiata tra le viuzze, tra casette colorate e macchine parcheggiate sul ciglio dei canali, le case curate con vasi di fiori alle finestre, i bambini che giocano.

il museo del delta antico

Comacchio, Lidi ferraresi, Piccola Venezia
Visitare Comacchio, Museo Delta Antico

Questo splendido palazzo neoclassico ha avuto nei secoli diverse destinazioni d’uso.

E’ stato un ospedale, poi una scuola ma dal 2017 ospita il Museo del Delta Antico.

Quando deciderai di visitare Comacchio ti consiglio di non perderti questo luogo.

Una ricchissima esposizione di reperti che narra dalla formazione della Pianura Padana fino alla fondazione di Comacchio, passando per la città etrusca di Spina.

E dopo un po’ di turismo culturale che non guasta mai, torniamo fuori per altri due passi.

Il loggiato dei cappuccini

Comacchio, Piccola Venezia, Loggiato dei Cappuccini
Comacchio, Loggiato dei Cappuccini, archi

Ti potrà sembrare che per visitare Comacchio non ci vorrà molto perché il centro non è molto grande ma ti assicuro che ci vorrà più del previsto perché ti fermerai spesso per osservare la bellezza di alcuni scorci.

Ma non è finita qui. Ci sono ancora due luoghi che non puoi perderti.

Alla Torre Civica procedete verso la cattedrale, e se proseguite sempre dritto imboccherete il Loggiato dei Cappuccini.

Il colpo d’occhio quando ci si arriva è incredibile: immaginati 400 mt di portico sorretto da 142 colonne costruito nel 1647.

La Manifattura dei Marinati

Se siete qui vi consiglio assolutamente la visita alla Manifattura dei Marinati. Comacchio, come certamente saprete, è nota per l’anguilla e questa era la fabbrica dove si lavoravano le anguille. Il museo è stato restaurato da poco e una parte è in fase di recupero.

Prima di curiosare al piano terra, salite al primo piano dove potrete vedere una selezione di video degli anni ‘50. Sono veramente un bellissimo spaccato sulla lavorazione dell’anguilla che, da sempre, costituisce l’elemento portante dell’economia di Comacchio.

Comacchio, Piccola Venezia, Lidi Ferraresi, Loggiato dei Cappuccini
Comacchio, Loggiato dei Cappuccini

Secondo me manca ancora un tassello fondamentale! E’ un luogo dove sono arrivata per caso, lo faccio abbastanza abitualmente quando, dopo aver visitato una città.

Decido di camminare senza meta, per far riposare il mio senso dell’orientamento abbastanza scadente!

Monastero di Sant’agostino

Comacchio, Lidi ferraresi, Piccola Venezia
Comacchio, Monastero di Sant’Agostino

Quando sei alla Torre Civica, imbocca via Sambertolo che si trasforma in via Garibaldi.
Percorrendola si aprono dei piccoli viottoli perpendicolari, strette vie private sulle quali si affacciano casette, in alcuni casi molto curate, con vasi di fiori colorati che adornano la via.

Il Monastero di Sant’Agostino si trova alla fine di via Garibaldi.

L’impatto è molto forte: nel parco davanti al monastero spiccano giganteschi pini marittimi che danno ombra e protezione a resti di colonne e iscrizioni in marmo.


Le transenne e i pannelli dipinti ti avvertono che non potrai avventurarti liberamente, ma lo sguardo immediatamente si innalza e viene rapito dalla bellezza del timpano, dalle lesene e dalle finestre tamponate con i balconcini.

E lì, nella finestra centrale, lo sguardo trova un varco dove insinuarsi, perché la curiosità di vedere oltre è molta. Il Monastero ha avuto nel tempo diverse destinazioni: è stato inizialmente un monastero, una fortezza e poi un collegio.

Il FAI oggi sta cercando di inserirlo nei luoghi del cuore per poterlo riportare all’antico splendore.


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5 Comments

  1. Daniele & Marilena

    L’abbiamo sempre sfiorata ma non siamo mai riusciti a visitarla!
    L’intreccio dei canali e l’atmosfera rilassata che traspare dalle tue foto lo rendono davvero un luogo da visitare per una gita lontano dal rumore e dalla folla!

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