Museo Ustica Bologna orari: quello che ti serve per non perderti una tappa molto suggestiva ed utilissima per chi come me continua a viaggiare anche per imparare.
La Storia recente mi attrae moltissimo.
Forse anche per il fatto che a scuola non ho avuto modo di studiarla in modo approfondito, quindi ho sempre la sensazione di essermi persa dei pezzi.
Il Museo della Memoria di Ustica non lo definirei un museo.
Si tratta piuttosto di un mausoleo, un luogo in cui raccogliersi per onorare con il ricordo le vittime di un incidente aereo.
Dal 27 giugno 1980 la Strage di Ustica ogni tanto torna ad occupare gli spazi dell’informazione pubblica aggiungendo tasselli alla vicenda.
Dopo anni di silenzio e depistaggi l’Associazione dei Parenti delle Vittime è riuscita non solo a tenere accesa l’attenzione su questo fatto di storia recente ma è anche riuscita a creare uno spazio per custodirne la sua memoria.
Dal 1987 al 1991 sono stati recuperati 2000 pezzi dell’aereo a 3700 mt di profondità. E’ stato ricostruito per diventare l’oggetto dell’indagine.
LA STORIA DEL MUSEO DELLA MEMORIA DI USTICA
Questo involucro, sebbene danneggiato, aveva contenuto gli ultimi istanti della vita di ben 81 persone, è per questo motivo che non lo si è voluto rottamare.
Nel 2007 una colonna di tir per trasporto eccezionale hanno riportato il DC-9 a Bologna dove lo attendeva un museo dove poter finalmente trovare pace.
Il luogo scelto per la realizzazione di questo museo è l’ex deposito tranviario della Zucca.
Fino agli inizi del ‘900 era la sede in cui si tenevano i cavalli addetti al traino delle carrozze, poi divenuta autorimessa di tram e autobus.
Un fil rouge collega questo luogo a tutte le destinazioni d’uso che ha avuto: il viaggio, il trasporto di persone e i loro sogni.
L’INTERNO DEL MUSEO DELLA MEMORIA DI USTICA
Valicare la porta di vetro è davvero d’impatto. Ci si trova davanti al corpo di un gigante dell’aria, ricostruito tassello per tassello.
La passerella che gli gira attorno permette al visitatore di vederlo da tutte le parti, mantenendo però quella distanza tale da renderlo una reliquia.
Il cadavere del DC-9 è stato lavato con cura e dedizione come da tradizione: ogni singolo pezzo è stato ripulito dalle incrostazioni dovute al lungo tempo trascorso in acqua.
Il curatore dell’istallazione, Christian Boltanski, non ha voluto esporre nessuna foto, nessun nome e nessun oggetto delle vittime.
Tutti gli oggetti appartenenti alle vittime sono stati fotografati e schedati, poi raccolti come gesto di grande carità ed umanità dentro a bare nere, per proteggerle dalla curiosità morbosa.
Ma il Museo della Memoria di Ustica ha anche ben altro da offrire.
Un bellissimo video dove il DC-9 Itavia racconta come se avesse voce tutto il lavoro che è stato fatto per costruire il museo attorno al suo corpo ferito e sbrandellato.
Ma non solo.
81 lampadine rappresentano invece i cuori e il respiro delle vittime che seguono l’aumentare ed il diminuire dell’intensità delle lampadine stesse senza arrestarsi mai.
81 pannelli di vetro nero ci restituiscono anche le conversazioni registrate dalla scatola nera e interpretare da attori.
Conversazioni talvolta banali riguardanti il futuro che per queste persone si è arrestato per sempre.
MUSEO USTICA Bologna orari
L’ingresso al Museo della Memoria è gratuito.
Il Museo di Ustica Bologna ha questi orari: è possibile visitarlo il giovedi e il venerdi dalle 9,30 alle 13,30 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 18,30.
Per evitare code conviene prenotare e per possibili visite guidate alla mostra è possibile chiedere informazioni al Dipartimento Educativo del MAMbo.
ULTERIORI APPROFONDIMENTI SU USTICA
Molto è stato scritto e molte trasmissioni sono state girate. Tra le ultime quella di Andrea Purgatori su LA7 intitolata “Ustica 40 anni di bugie”.
Spero davvero che nel post ti sia arrivata l’emozione che ho provato visitandolo. Mi auguro che lo inserirai tra le cose da vedere a Bologna!
Ci leggiamo presto
Chiara di #smallbutgold